Stèlvio, Parco Nazionale dello-

Indice

superficie 1346,20 km², altitudine 639-3905 m s.m. (Ortles), province: Bolzano, Brescia, Sondrio e Trento. Sede a Bormio (SO). Istituzione: 1935.

Territorio

Posto al centro della catena alpina, è tra i più estesi parchi nazionali d'Italia ed è circondato da una delle aree protette più vaste (ca. 3000 km²) e interessanti d'Europa. Confina, infatti, a N con il Parco Nazionale Svizzero dell'Engadina, e a S con il Parco Naturale dell'Adamello (Lombardia), a sua volta contiguo al Parco Naturale dell'Adamello-Brenta (Trentino-Alto Adige). Il parco abbraccia l'intero massiccio dell'Ortles-Cevedale con le sue vallate, tra cui: la Valfurva e la valle dello Zebrù (nel versante lombardo); la val Martello, la val di Solda e la val di Trafoi (nel versante altoatesino); la val di Rabbi e la val di Peio (nel versante trentino). La varietà geomorfologica e i dislivelli altimetrici favoriscono l'esistenza di ecosistemi molto diversi fra loro: fondivalle, alpeggi, terrazze, fino ai ghiacciai d'alta quota. Laghi glaciali e torrenti di montagna caratterizzano l'aspetto idrogeologico. L'uomo, che abita da millenni l'area, ha trasformato il paesaggio nel corso dei secoli, diboscando per far spazio ai pascoli, dissodando e terrazzando i terreni per renderli adatti all'agricoltura, costruendo mulattiere, baite, malghe e i caratteristici masi, ed edificando centri abitati, contraddistinti da un'architettura tradizionale, con case di pietra e legno, a volte risalenti al Medioevo. Interessanti sono le trincee, i camminamenti e le gallerie relativi alla prima guerra mondiale, concentrati nella val di Viso.

Flora e fauna

Tra le specie botaniche più rare si segnalano il ranuncolo dei ghiacciai, che cresce fino oltre i 3000 m, il ranuncolo di montagna o botton d'oro e l'abete bianco. L'abete rosso e il larice, invece, sono presenti in tutti i versanti, assieme al pino cembro, a quello silvestre e al pino mugo. Tra le piante più diffuse, inoltre, vi è il bellissimo rododendro. Il parco fu istituito per salvaguardare alcune specie di ungulati alpini (il cervo, di cui allora si contavano 400 esemplari, lo stambecco, il capriolo e il camoscio) e l'aquila reale, che volteggia assieme al gipeto (grande avvoltoio un tempo estinto nelle Alpi e reintrodotto anche in altri parchi grazie a un progetto internazionale) nel cielo del parco. La volpe, la marmotta, l'ermellino, lo scoiattolo, la lepre, il tasso e la donnola completano la schiera dei principali mammiferi. L'avifauna include anche alcuni esemplari di gallo cedrone e di gallo forcello (o fagiano di monte), il gufo reale, la ghiandaia, la coturnice, il cuculo, la pernice bianca e il piviere tortolino. È compreso nell'area del parco il Giardino Botanico Alpino Rezia, nei pressi di Bormio; si articola in tre sezioni: quella relativa alla flora del parco, con numerosissime specie ripartite in base ai vari ambienti naturali in cui vegetano; quella della flora delle montagne europee ed extraeuropee; le collezioni sistematiche.

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