diurètico

agg. e sm. (pl. m. -ci) [sec. XIV; dal greco diurētikós]. Proprio della diuresi, che riguarda la diuresi: farmaco diuretico o anche diuretico (come sm.) che aumenta la formazione e l'escrezione dell'urina. § L'uso dei diuretici si inquadra in due importanti problemi terapeutici: l'eliminazione di acqua e di ioni (sodio, potassio, acidi, basi) trattenuti in misura eccessiva nell'organismo; l'escrezione dei cataboliti azotati del ricambio che si accumulano nel sangue durante certe malattie. Il primo problema può dirsi risolto in modo soddisfacente, grazie soprattutto ai farmaci diuretici largamente usati in terapia. Per quanto riguarda il secondo punto, invece, i risultati forniti dagli agenti farmacologici sono piuttosto modesti, per cui al momento non vi è altra soluzione che sostituire l'emuntorio renale con procedimenti di dialisi attraverso superfici mucose o con membrane artificiali applicate a dispositivi extracorporei (rene artificiale). L'aumento del volume urinario può essere ottenuto con tre principali meccanismi farmacologici: A) aumentando la quantità dei liquidi che passano attraverso il rene; agiscono in tal senso l'acqua, l'alcol e le bevande alcoliche, i diuretici osmotici, quali il mannitolo e l'urea, che richiamano nel sangue l'acqua presente negli spazi extracellulari, aumentando l'idremia e quindi la filtrazione glomerulare; gli osmotici agiscono inoltre a livello dei tubuli renali bloccando il riassorbimento in circolo dell'acqua. B) Bloccando uno o più meccanismi enzimatici deputati al riassorbimento degli ioni nei tubuli renali; farmaci che possiedono questa azione sono le xantine (teofillina, teobromina, caffeina), i diuretici mercuriali (clormerodrina, mersalile, mercurofillina), i tiazidici, quali il chinetazone, il clortalidone, la furosemide; gli inibitori dell'anidrasi carbonica (acetazolamide, metazolamide, ecc.), il triamterene, l'amiloride, gli antagonisti dell'aldosterone quale lo spironolattone. C) Migliorando le condizioni generali della circolazione sanguigna e l'entità del flusso plasmatico renale. La digitale, lo strofanto, la scilla, l'adonide costituiscono il gruppo dei cosiddetti diuretici extra-renali, i quali aumentano la diuresi nei soggetti con insufficienza cardiaca attraverso il riassorbimento dei liquidi dai territori organici edematosi. I diuretici sono indicati nelle malattie caratterizzate da ritenzione idrica (insufficienza cardiaca congestizia, edemi generalizzati, edema polmonare, glaucoma, edema nefrosico, ascite da cirrosi epatica), nell'ipertensione arteriosa, in alcuni tipi di obesità. Vengono anche adoperati nella terapia degli avvelenamenti acuti per favorire la rapida eliminazione urinaria del tossico.

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