imprónta¹

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sf. [sec. XIII; da improntare1]. Segno lasciato dalla pressione di un corpo su una superficie o su un altro corpo: lasciare, cancellare un'impronta; in particolare: impronte digitali, quelle lasciate dall'insieme delle creste cutanee che si trovano sui polpastrelli delle dita delle mani e dei piedi (vedi dermatogrifo e dattiloscopia); in particolare, quelle rilevate ai soggetti sospetti e conservate al Servizio Centrale d'Identità per consentire il loro riconoscimento. In anatomia, segno provocato su un organo da un'altra formazione: impronta aortica, impronta epatica; nella tecnica, segno lasciato sul provino durante una prova dall'elemento attivo dello strumento impiegato per l'esame; prova di conio di medaglie e monete. Fig., carattere inconfondibile, segno di appartenenza: qui c'è l'impronta di una personalità superiore. Il Codice Penale configura come reato la contraffazione di un certificato pubblico e l'acquisto o la vendita di cose con impronte contraffatte; inoltre l'uso o la detenzione di pesi o misure con l'impronta legale contraffatta o alterata sono considerati delitti di falsità. § In geologia, struttura sedimentaria esterna che si rinviene alla superficie di un sedimento attuale o fossile. § In paleontologia, con il termine impronta si intende l'immagine, in negativo, di parti di organismi. Per esempio i gusci dei Lamellibranchi sepolti dal sedimento possono dare origine, in seguito alla diagenesi, a delle impronte della ornamentazione esterna del guscio (impronta esterna), oppure, se il sedimento è penetrato all'interno della conchiglia, all'impronta interna del guscio. Questi tipi di resti fossili sono frequentissimi.

Geologia

L'impronta lasciata su uno strato sedimentario è dovuta all'azione del moto ondoso, di correnti, di organismi, di fattori climatici e di deformazioni del sedimento sia durante sia dopo la formazione del deposito. Spesso costituisce un elemento di notevole significato per la determinazione della polarità dei sedimenti. Tra le varie impronte si distinguono: le increspature di fondo o ripple-marks, che, generate da correnti subacquee o subaeree o dall'azione del moto ondoso, si rinvengono sulla faccia superiore di uno strato; le impronte basali, dette anche calchi o modelli o controimpronte, che si rinvengono sulla faccia inferiore di uno strato e rappresentano il riempimento delle increspature di fondo esistenti sulla faccia superiore dello strato sottostante; le impronte di trascinamento, rappresentate da scanalature o lunghi solchi dovuti al trascinamento per opera di correnti su un fondo, costituito da sedimenti plastici, di materiali più consistenti; le impronte di carico, che possono essere osservate, oltre che al fondo, anche all'interno degli strati e sono dovute alla deformazione di sedimenti plastici non consolidati in conseguenza del peso non omogeneamente distribuito dei sedimenti successivamente depostisi rispetto a quelli entro i quali si forma l'impronta; le docce di erosione, rappresentate da impronte profonde e strette da un lato, piatte e larghe dall'altro, allungate nella direzione della corrente; le impronte di rotolamento, dovute al rotolamento sul fondo di un elemento clastico grossolano trascinato dalla corrente; le impronte di ruscellamento, dall'aspetto di fini scanalature sottilmente ramificate, che derivano dall'erosione di un fondale incoerente a opera di piccoli granuli trascinati dai filetti idrici. Infine altri tipi di impronte sono quelle prodotte dall'attività di organismi (piste e tracce) o quelle conseguenti a particolari condizioni climatiche (impronte di gocce di pioggia, fessure di disseccamento dei fanghi).