ablativo

agg. e n.m. [f. -a; pl.m. -i, f. -e] ( gramm.) si dice del sesto caso della declinazione latina, che indica il luogo in cui o da cui avviene l’azione, lo strumento o il modo dell’azione, la causa ecc.; la denominazione è stata estesa anche ai casi di altre lingue indoeuropee: ablativo di causa, di origine, di tempo, di luogo, di agente, di causa efficiente | ablativo assoluto, costrutto del latino con valore analogo a quello di alcune proposizioni subordinate (causali-temporali, ipotetiche, concessive); si dice “assoluto” perché è “sciolto” da legami sintattici diretti con la reggente

Dal lat. ablativu(m) (casum), deriv. di ablatus, part. pass. di auferre ‘portare via’.

Rubrica sinonimi

Gener. caso obliquo Anlg. dativo, genitivo.