nessuno
Redazione De Agostini
, ant. nissuno,
agg. indef. [f.
-a;
solo sing.; al
f. può apostrofarsi davanti ai nomi comincianti per
vocale:
nessun’altra;
nessun’erba o
nessuna erba; al
m. si tronca in
nessun davanti ai nomi comincianti per vocale o per
consonante che non sia
s impura,
gn,
ps,
x,
z:
nessun amico,
nessun cane]
1 con valore negativo, neppure uno; quando è
posposto al verbo richiede la negazione:
nessun uomo è più ostinato di lui;
non voglio nessuna ricompensa;
senza nessuna ragione;
di nessun valore | con valore puramente rafforzativo:
senza nessuna fretta | preceduto dall’art. determ.
per sottolineare l’assoluta mancanza di qualcosa:
il nessun attaccamento che dimostra | posposto al nome con
effetto intensivo:
uomini cento, donne nessuna | usato al superl., con valore
enfatico-rafforzativo:
non mi dai nessunissimo disturbo
2 con valore positivo, qualche; per lo più in
proposizioni interrogative dirette e indirette:
hai nessun suggerimento da darmi?;
dimmi se ti serve nessun aiuto ¨
pron. indef. [f.
-a;
solo sing; la forma tronca
nessun è d’uso lett. o tosc.:
nessun dorma]
1 con valore negativo, neppure uno, riferito sia a
persona sia a cosa; quando è posposto al verbo richiede la
negazione:
non è venuto nessuno;
è possibile che nessuno lo sappia?;
non ubbidisce mai a nessuno;
nessuno di noi l’ha visto;
«Hai qualche domanda da farmi?»
«Nessuna» |
figlio di nessuno, senza genitori, abbandonato dai
genitori |
roba,
terra di nessuno, senza proprietari o possessori
2 con valore positivo, qualcuno; per lo più
in frasi interrogative dirette e indirette:
hai visto nessuno dei nostri amici?;
guarda se c’è nessuno ¨
n.m. persona di nessun valore:
si dà tante arie, ma non è nessuno
¶ Lat. n(e) ips(um) unu(m) ‘neanche uno’.
¶ Lat. n(e) ips(um) unu(m) ‘neanche uno’.