nessuno

, ant. nissuno, agg. indef. [f. -a; solo sing.; al f. può apostrofarsi davanti ai nomi comincianti per vocale: nessun’altra; nessun’erba o nessuna erba; al m. si tronca in nessun davanti ai nomi comincianti per vocale o per consonante che non sia s impura, gn, ps, x, z: nessun amico, nessun cane] 1 con valore negativo, neppure uno; quando è posposto al verbo richiede la negazione: nessun uomo è più ostinato di lui; non voglio nessuna ricompensa; senza nessuna ragione; di nessun valore | con valore puramente rafforzativo: senza nessuna fretta | preceduto dall’art. determ. per sottolineare l’assoluta mancanza di qualcosa: il nessun attaccamento che dimostra | posposto al nome con effetto intensivo: uomini cento, donne nessuna | usato al superl., con valore enfatico-rafforzativo: non mi dai nessunissimo disturbo 2 con valore positivo, qualche; per lo più in proposizioni interrogative dirette e indirette: hai nessun suggerimento da darmi?; dimmi se ti serve nessun aiuto ¨ pron. indef. [f. -a; solo sing; la forma tronca nessun è d’uso lett. o tosc.: nessun dorma] 1 con valore negativo, neppure uno, riferito sia a persona sia a cosa; quando è posposto al verbo richiede la negazione: non è venuto nessuno; è possibile che nessuno lo sappia?; non ubbidisce mai a nessuno; nessuno di noi l’ha visto; «Hai qualche domanda da farmi?» «Nessuna» | figlio di nessuno, senza genitori, abbandonato dai genitori | roba, terra di nessuno, senza proprietari o possessori 2 con valore positivo, qualcuno; per lo più in frasi interrogative dirette e indirette: hai visto nessuno dei nostri amici?; guarda se c’è nessuno ¨ n.m. persona di nessun valore: si dà tante arie, ma non è nessuno

Lat. n(e) ips(um) unu(m) ‘neanche uno’.

Nota d'uso

· L’aggettivo nessuno, al femminile singolare, può elidersi in nessun’ (con l’apostrofo) davanti a parole che cominciano per vocale (nessun’altra); al maschile singolare subisce troncamento in nessun (senza apostrofo) davanti a parole che cominciano per vocale o per consonante che non sia gn, ps, x, z o s + consonante (nessun uomo, nessun abito, nessun libro, ma nessuno stabile, nessuno zio). Come pronome nessuno è stato usato in forma tronca davanti a consonante solo in testi letterari (Nessun dorma è una famosa romanza dell’opera Turandot di G. Puccini).


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