Nuove tendenze del romanzo e Céline

Il romanzo ciclo

Il romanzo ciclo, o romanzo-fiume, non è nuovo; si inserisce infatti nel solco di una lunga tradizione: Balzac o Zola e nel Novecento R. Rolland e per certi versi anche Proust. Il romanzo ciclo ruota talvolta intorno a un destino individuale, ma più spesso aspira a rappresentare la storia di una famiglia, di un gruppo sociale, di un'epoca.

Georges Duhamel (1884-1966) scrisse numerosi romanzi fra cui spiccano i due cicli La vie et les aventures de Salavin (La vita e le avventure di Salavin, 1920-32, 5 voll.) e soprattutto la Chronique des Pasquier (Cronaca dei Pasquier, 1933-44, 10 voll.), affresco familiare che unisce la diagnosi sociale all'indagine psicologica dei personaggi. L'opera, un po' ripetitiva e monotona, ha il merito di lucidità di analisi e di profondo umanesimo.

La vocazione narrativa di Roger Martin du Gard (1881-1958) esitò fra il modello del romanzo storico alla Tolstoj e la tentazione drammatica. Ne risultarono opere incerte, appesantite dalle dissertazioni e dal moralismo. La sua opera migliore è il romanzo ciclo Les Thibault (I Thibault, 1922-40), in cui la lunga vicenda in otto episodi di due fratelli si svolge negli anni della prima guerra mondiale; la storia pesa come un tragico ostacolo sul destino degli individui, già segnato dalla passività, dalla debolezza, da una sorta di desolante fatalità interiore. Premio Nobel per la letteratura nel 1937.

Jules Romains, pseudonimo di Louis Farigoule (1885-1972), formulò nel 1905 la dottrina dell'unanimismo, in cui convergevano socialismo utopistico e aspirazione a una comunione spirituale e religiosa con la realtà. A queste idee si ispirarono le sue opere, fra cui la raccolta poetica La vie unanime (La vita unanime, 1908) e il romanzo ciclo Les hommes de bonne volonté (Gli uomini di buona volontà, 1932-46, 27 voll.), affresco della società francese contemporanea. Il suo talento narrativo non riesce a nascondere la scarsa organicità dell'opera, che risulta appesantita dall'intenzione didascalica e moralistica. Egli scrisse anche opere satiriche per il teatro, fra cui Knock ou le triomphe de la médicine (Knock o il trionfo della medicina, 1923).