Eschilo

Hýbris e punizione nel teatro di Eschilo

La complessità del pensiero di Eschilo rende difficile una sintesi che ne chiarisca appieno le molteplici implicazioni etiche e religiose. Certamente risulta superata la concezione arcaica di una divinità che, nella sua inaccessibile estraneità, si rivela “invidiosa” del potere umano e, come tale, determinata ad abbatterlo con prepotente capriccio. La catastrofe della vita dell'uomo è piuttosto effetto della sua hýbris (trasgressione, tracotanza), intesa come superamento del limite consentito. Hybristés, cioè superbo e violento, è Serse nel suo dissennato disegno di dominio; Prometeo oltrepassa il limite posto da Zeus per il cammino di civiltà dell'uomo; Agamennone per avere intrapreso la guerra di Troia sacrificando a essa addirittura la vita della figlia. Ma la tracotanza dell'individuo nelle sue personali scelte è in alcuni casi correlata a una radice di male più profonda e lontana, frutto di una eredità di colpe che risalgono a un passato precedente la sua esistenza: la catena delle maledizioni risale allora alle origini remote della stirpe, per riproporsi ineluttabile nel corso delle generazioni: da Atreo ad Agamennone, a Oreste; da Laio a Edipo, a Eteocle.

Posto davanti a un destino che lo trascende, l'eroe tragico trova un margine esiguo per realizzare la propria libertà: quello cioè di adeguarsi con responsabile consapevolezza al proprio destino. La legge della vita è, in definitiva, il dolore: ma in esso è anche il riscatto della dignità umana, oltre che l'unico veicolo possibile della conoscenza.

Lo stile e la lingua

Lo stile di Eschilo è austero nel ritmo, solenne nelle immagini, magniloquente nelle scelte lessicali e arditissimo nelle metafore e nei traslati. Riconobbero queste caratteristiche già gli antichi: Aristofane, nelle Rane, contrappone Eschilo a Euripide e lo sceglie come il poeta-educatore per eccellenza. Caratteristiche sono la costruzione dei personaggi e la lingua. Eschilo non ama l'analisi psicologica, il carattere dei suoi eroi è affidato al compiersi dell'azione scenica. Inoltre, l'introduzione di nuove parti attoriali, ha costretto Eschilo a comporre un nuovo linguaggio tragico, il cui stile è strettamente legato ai contenuti.