Benny Carter

Bennett Lester, detto Benny, Carter (New York 1907-Los Angeles 2003), compositore e strumentista eclettico, collaborò come sassofonista e arrangiatore con vari gruppi, fra cui l'orchestra di F. Henderson (1928-31). Musicista di altissimo livello artistico e creativo, fu capace di trasferire nelle sue composizioni e nelle sue partiture uno stile "pulito" e nello stesso tempo sinuoso. Questo nuovo stile, che comportava l'abbandono dello "staccato", elemento basilare del jazz delle band di New Orleans, per l'adozione del "legato" tipico della musica classica europea, fece di lui uno dei grandi innovatori della musica afroamericana. Le sue caratteristiche di innovatore mettono in evidenza un linguaggio improvvisativo tipico del middle jazz, cioè di quel jazz che decenni più tardi diverrà più noto come mainstream jazz, il jazz della "grande corrente".

Libertà creativa, arricchimento della melodia a cui l'esecuzione fa riferimento, esplorazione dell'universo armonico non disgiunta da creazioni tonali, leggerezza esecutiva basata su una trama ritmica dalle caratteristiche quasi eteree, sonorità ben definita, frasi eleganti, raffinate, ma mai debordanti, onnipresenza dello swing inteso nella più elegante accezione del termine sono solo alcuni dei capisaldi che caratterizzano la presenza stilistica di Benny Carter. Dal 1934 al 1938 lavorò in Europa, incidendo pagine splendide di grande jazz. Rientrato negli Stati Uniti, formò una propria orchestra a New York e nel 1942 si trasferì in California, dove si dedicò prevalentemente alla composizione di musiche per film e per la televisione e agli arrangiamenti. Dal 1970 insegnò in varie università.