L'opera tedesca

Lo sviluppo dell'opera tedesca si compì in età romantica con C.M. von Weber, E.T.A. Hoffmann, L. Spohr, H.A. Marschner, O. Nicolai, P. Cornelius, A. Lortzing, F. Flotow ed E. Humperdinck. Il maggiore musicista tedesco dell'Ottocento nel campo del teatro musicale fu R. Wagner, la cui originale poetica e le cui innovazioni linguistiche influirono grandemente su tutto il mondo musicale tedesco (ed europeo) di fine secolo e degli inizi del Novecento.

L'iniziatore dello spirito
operistico "germanico": Weber

Carl Maria Friedrich Ernst von Weber nacque a Eutin, presso Lubecca, nel 1786. Proveniente da una nobile famiglia, ricca di tradizioni musicali: cantanti furono le cugine Konstanze e Josepha Weber (rispettivamente moglie di W.A. Mozart e prima "regina della notte" nel Flauto magico) e musicista e impresario fu il padre di Carl Maria, Franz Anton. Studiò con diversi maestri: fra gli altri, M. Hadyn, J.E. Valesi e J.N. Kalcher; infine, G.J. Vogler. La giovinezza fu segnata da esibizioni come virtuoso di pianoforte: segnalatosi nell'ambiente musicale tedesco, fu successivamente Kapellmeister a Breslavia e a Karlsruhe, direttore del Teatro dell'Opera di Praga, direttore dell'Opera di Berlino e infine direttore dell'Opera di Dresda, che trasformò in un vivace centro del teatro musicale tedesco.

Il ruolo di alfiere di un nuovo ideale operistico, ispirato ai valori più profondi della cultura romantica germanica, fu suggellato dalla composizione del Franco cacciatore che, rappresentato a Berlino nel 1821, conobbe una rapidissima diffusione. Nel 1823, Euryanthe, che avrebbe dovuto consacrare su un piano internazionale la sua fama di compositore, cadeva a Vienna, causando in Weber delusione e abbattimento. Minato nel fisico da un'attività intensissima e nello spirito da un'intima inquietudine, Weber affidò a Oberon, rappresentato nel 1826 a Londra, il suo estremo messaggio artistico. Morì nella capitale inglese poche settimane dopo la trionfale rappresentazione dell'opera, mentre era impegnato a presentare in alcuni concerti una rassegna della propria attività compositiva.

Personalità complessa, nella quale convivono la vecchia figura del compositore di opere di circostanza destinate a un determinato ambiente sociale e l'artista culturalmente consapevole, interprete dei nuovi ideali romantici, Weber è sotto certi aspetti il fondatore di uno stile musicale nazionale tedesco, destinato a culminare, nella seconda metà del XIX secolo, nell'opera di R. Wagner. Il franco cacciatore costituisce la prima grande trasposizione musicale degli ideali espressivi del romanticismo germanico; il Lied vi gioca una parte fondamentale, così come la nuova concezione del suono, come magico elemento di suggestione. Pagine altissime possiede Euryanthe, che affronta il problema di una rifondazione della struttura operistica non più sulla base popolareggiante del Singspiel, ma attraverso una sintesi ­ di forte segno nazionalistico ­ dell'esperienza drammatica europea. Capolavoro assoluto è infine Oberon, sorta di apoteosi squisitamente romantica del fantastico, del magico e del pittoresco.

Notevoli pagine contiene la restante produzione di Weber: cantate, arie da concerto, messe. Particolarmente note sono le opere strumentali, che comprendono due concerti e un Konzertstück per pianoforte e orchestra; due concerti e un concertino per clarinetto; altre pagine concertanti per flauto, viola, violoncello. Particolarmente notevoli sono le composizioni per pianoforte (comprendenti, fra l'altro, 4 sonate, variazioni e il celebre Invito alla danza, 1819) e le opere cameristiche (fra cui spicca il Grande duo concertante per clarinetto e pianoforte).