Introduzione

Si è soliti incasellare nel cosiddetto "postromanticismo" tedesco posizioni fra loro assai differenti, che vengono tuttalpiù distinte riportandole rispettivamente all'influenza di uno o di entrambi i giganti che dominarono la scena musicale del secondo Ottocento: Wagner e Brahms. In effetti, l'estetica di questi due grandi dominò il pensiero musicale di fine secolo: nondimeno, la dissoluzione del romanticismo avvenne aprendo una complessità di posizioni ben diverse, certo disgreganti, ma anche innovative, ove convivevano problematicamente l'"esaltazione" postwagneriana del cromatismo e il "timore" della sospensione tonale, il vagheggiamento di una "nuova classicità" e le laceranti eredità provenienti da Liszt e Berlioz, ma anche da Schumann. In ogni caso, il 1889, anno dell'esecuzione della Prima Sinfonia di Mahler e del Don Juan di Richard Strauss, registrò la svolta decisiva, "dopo" il romanticismo, verso la nuova musica.