Il feudalesimo

In sintesi

LE ORIGINI DEL SISTEMA FEUDALEI primi segni della pratica del feudalesimo si trovano all'epoca del dissolvimento dell'Impero romano. Particolare importanza hanno le istituzioni della commendatio e del comitatus.
IL FEUDALESIMO IN ETÀ MEROVINGICA E CAROLINGIAIl vassallaggio si diffonde su vasta scala tra l'VIII e il IX sec. Maestri di palazzo e sovrani hanno infatti bisogno di uomini da arruolare in caso di necessità e di funzionari. I sovrani carolingi sottraggono molte terre alla Chiesa per darle in beneficio. Per favorire l'amministrazione dell'Impero Carlo Magno affida a conti e marchesi, ma anche a vescovi e abati, il controllo di alcuni territori.Il capitolare di Quierzy dell'877 sancisce l'ereditarietà dei feudi maggiori e delle cariche a essi connesse.Carlo il Grosso è deposto da un'assemblea di feudatari (887), segno di un loro potere sempre maggiore.
LA PRIMA ETÀ FEUDALE: X-XI SECC.L'Europa vive uno stato di anarchia; feudatari e vassalli combattono per il potere o si ribellano, cavalieri e briganti compiono ruberie. Le incursioni di Normanni e Saraceni spingono la popolazione a rifugiarsi nei castelli.La Constitutio de feudis (1037) sancisce l'ereditarietà anche dei feudi minori.
LA SECONDA ETÀ FEUDALE: DAL XII SEC.Papa Gregorio VII cerca di assumere il controllo su diocesi e abbazie, sottraendole alla pratica di considerarle benefici feudali.Vassallaggio e feudo in questo periodo sono compiutamente organizzati con raccolte sistematiche di leggi e consuetudini feudali.Al potere del sovrano si affianca quello dei feudatari. Tale fenomeno è temperato dalle nascenti monarchie nazionali che impediscono la formazione di nuovi nuclei autonomi di potere e controllano più strettamente quelli già esistenti.