L'Islam e la sua rapida espansione

Introduzione

Verso la metà del VII sec. una nuova potenza si andò espandendo in Oriente e nel Mediterraneo: la civiltà islamica. Alcuni per spiegare il mistero di questa rapida espansione, accolta prontamente da quasi tutte le popolazioni incontrate, hanno parlato di “predicazione armata”. Sotto i successori del Profeta, i califfi, si costituì un vero e proprio Impero teocratico. Con la dinastia Omàyyade (661-750), il califfato assunse connotazioni monarchiche ed ereditarie. Agli Omàyyadi succedettero gli Abbasidi (750-1258) sotto i quali iniziò la disgregazione dell'Impero con il crescendo delle autonomie locali. Nel 1258 i Mongoli distrussero la capitale Baghdad, abbatterono il califfato abbaside e si estesero fino all'Eufrate. Solo in Spagna il dominio degli Arabi durò fino al 1492 (caduta di Granada). La civiltà islamica si era comunque definitivamente diffusa in Oriente fino in India e in Cina, e in Occidente fino in Marocco, non senza lasciare segni evidenti del suo passaggio anche in diverse parti dell'Europa.