La lotta per le investiture

In sintesi

GLI IMPERATORI SASSONI E I VESCOVI-CONTIIn Germania, a partire dal 919 con la dinastia di Sassonia, i sovrani conferiscono agli ecclesiastici feudi e poteri di giurisdizione. Ottone I, incoronato imperatore a Roma nel 962, stabilisce (Privilegium Othonis) che l'elezione pontificia avvenga col consenso dell'imperatore. Dopo di lui Ottone III interviene direttamente nelle nomine papali.
LA RIFORMA ECCLESIASTICAII monastero di Cluny, fondato nel 910, cerca di riportare la Chiesa agli ideali evangelici. Nel 1046 Enrico III, imperatore della casa di Franconia, depone i tre papi eletti dalle grandi famiglie aristocratiche romane e fa eleggere Clemente II che a sua volta incorona Enrico imperatore.
L'OPERA DI LEONE IXPapa Leone IX condanna simonia e concubinato chiamando a sé molti riformatori. II Concilio del 1059 stabilisce che a eleggere il pontefice sia un collegio di cardinali.
GREGORIO VII ED ENRICO IVNel 1073 è eletto papa Gregorio VII. In un Concilio nel 1075 il papa vieta le investiture laiche e depone alcuni vescovi indegni. I principi gregoriani vengono raccolti nel Dictatus Papae. Nella Dieta imperiale di Worms del 1076 i vescovi tedeschi si oppongono a Gregorio che, da parte sua, scomunica l'imperatore Enrico IV. Questi chiede perdono e ottiene la revoca della scomunica nel 1077. Enrico IV viene deposto da un'assemblea di principi e sostituito da Rodolfo di Svevia che nel 1080, dopo un'altra scomunica a Enrico IV, è riconosciuto anche dal papa. Enrico IV batte le forze papali e costringe Gregorio alla fuga a Salerno dove muore nel 1085.
IL CONCORDATO DI WORMSLa lotta prosegue con papa Pasquale II ed Enrico V che costringe il papa a incoronarlo imperatore e a riconoscergli il diritto delle investiture. II Concordato di Worms (1122) tra Enrico V e Callisto II pone fine al contrasto tra Impero e Chiesa. L'imperatore rinuncia alle investiture ma mantiene il diritto di conferire i poteri civili prima della consacrazione, limitatamente alla Germania.