La fine del colonialismo, la nascita del Terzo Mondo

Gli imperi coloniali si sgretolano

Mentre accadeva tutto ciò, un altro fondamentale processo si andava evolvendo nei continenti extra-europei (Asia e Africa): la decolonizzazione. Gli imperi coloniali di Francia e Inghilterra andarono in frantumi dando luogo alla formazione di nuovi Stati che vennero inclusi nel cosiddetto Terzo Mondo (ponendosi così accanto ai «mondi» capitalista e comunista). Occorre però sottolineare che, ben presto, la definizione di «terzo mondo» assunse un significato fortemente negativo: sottosviluppo economico e status di neutralità erano gli elementi distintivi delle nuove entità nazionali. L'impero coloniale francese, dopo i fatti del Vietnam, visse gli anni del dopoguerra in un clima rovente. In Africa, la Tunisia, forse il paese più evoluto, ottenne l'indipendenza il 20 mar. 1956: il 25 lug. 1957 fu proclamata la Repubblica Tunisina. Nello stesso anno conseguì l'indipendenza anche il Marocco che mantenne lo status di monarchia. Il 29 giu. 1960 a essi si unì il Madagascar (dove, nel 1947, i francesi avevano soffocato una rivolta mietendo 90 mila vittime). Via via conquistarono l'indipendenza anche tutti gli altri possedimenti africani. Fu però in Algeria che si registrarono gli episodi più violenti. Dopo la “sporca guerra” che in Francia trovò l'opposizione delle forze progressiste (1955-1962), grazie all'opera mediatrice del generale De Gaulle, la colonia ottenne l'indipendenza con il referendum del 1962. Nei possedimenti inglesi, la decolonizzazione avvenne in maniera assai meno cruenta. Mentre in Asia, l'India (grazie all'opera di Gandhi) ottenne l'indipendenza nel 1947 con la formazione dell'Unione Indiana e del Pakistan diviso in due parti, Orientale e Occidentale, molto lontani tra loro. Nel 1971 il Pakistan Orientale si sarebbe proclamato indipendente con il nome di Bangladesh. In Africa le colonie britanniche conseguirono l'indipendenza tra il 1957 e il 1965. Solo in Kenya e nell'area sud-orientale si ebbero contrasti di una certa entità tra coloni e indigeni. Nello stato del Sudafrica resistette a lungo il sistema razzista dell'apartheid. Per chiudere, il Belgio concesse l'indipendenza alle regioni del proprio impero (Congo, Ruanda e Burundi) tra il 1960 e il 1962, il Portogallo (Guinea-Bissau, Mozambico, Angola), nel 1975.