L'Italia del Settecento

Il Ducato di Milano

La Guerra di successione spagnola aveva decretato il passaggio del Ducato di Milano dagli Spagnoli agli Asburgo; fu acquisito anche il Ducato di Mantova conquistato dalle truppe imperiali all'ultimo Gonzaga schierato con Luigi XIV. La Lombardia austriaca fu in primo luogo terreno di sperimentazione per le iniziative riformiste degli Asburgo: sia Maria Teresa che il figlio Giuseppe II fecero della Lombardia il banco di prova delle riforme, soprattutto in campo religioso (giuseppinismo). Carlo VI nel 1718 aveva deciso la compilazione di un moderno catasto generale, completato solo nel 1750 grazie all'incessante opera del toscano Pompeo Neri. Vennero inoltre affrontati i problemi della riforma amministrativa locale, la questionne della sperequazione fiscale e dei dazi commerciali, la riforma della beneficenza e dell'assistenza pubblica, l'assegnazione e la gestione dei vacanti religiosi tramite la creazione di giunte ad hoc formate da funzionari con specifiche competenze in materia. Gli Asburgo riuscirono a ottenere numerose adesioni al loro programma riformistico da parte di quel ceto di piccoli e medi proprietari borghesi che andavano a porre le basi per il successivo sviluppo dell'agricoltura lombarda. La stagione delle riforme coincise con il risveglio delle coscienze e delle idee, nell'ambito dello spirito di rinnovamento illuminista; merita ricordare l'esperienza de “Il Caffè” (1764-65) dei fratelli Verri e l'opera di Cesare Beccaria Dei delitti e delle pene in cui si sosteneva l'inutilità della tortura come strumento per la conoscenza della verità e si chiedeva l'abrogazione della pena di morte. L'aderenza del progetto asburgico alle idee dei pensatori lombardi portò molti di essi a svolgere un ruolo importante nell'ambito dell'amministrazione austriaca. Con la prima campagna d'Italia del generale Bonaparte la Lombardia entrò nell'orbita francese. Nel lug. 1797 dall'unione dei territori ex austriaci, cispadani, bergamaschi e bresciani nasceva la Repubblica Cisalpina.