La Guerra dei Trent'anni e la crisi del Seicento

La Guerra dei Trent'anni

La fase boemo-palatina (1618-23). Alla morte dell'imperatore Mattia (1619), i boemi non accettarono l'elezione di Ferdinando II e proclamarono re l'elettore palatino Federico V, sostenuto dall'Unione Evangelica. L'imperatore con l'ausilio della Spagna e della Baviera costituì una Lega cattolica, guidata dal generale Tilly che sconfisse i protestanti nella battaglia della Montagna Bianca (1620). Ferdinando II dichiarò il Cattolicesimo unica religione di Stato in Boemia, e iniziò la dura repressione dei protestanti con la confisca dei loro beni e la distribuzione ai nobili cattolici. Federico V fu proscritto dal Regno e il suo titolo assegnato a Massimiliano I di Baviera (1623).

La fase danese (1625-29). Nel 1625 Cristiano IV di Danimarca, sovvenzionato da Inglesi e Olandesi, intervenne nel conflitto al fianco dei protestanti. L'esercito imperiale, comandato da Wallenstein, raccolse una serie di schiaccianti vittorie. Nel 1629 la Pace di Lubecca sancì la sconfitta della Danimarca e il suo ritiro dalla guerra. L'imperatore promulgò l'Editto di restituzione con il quale obbliga i protestanti a restituire ai cattolici le proprietà prese nel 1552.

La fase svedese (1630-35). Un nuovo protagonista entrò in scena nel 1630: Gustavo Adolfo re di Svezia invase le terre imperiali e strinse alleanze con i principi protestanti. La Svezia ottenne numerose vittorie ma a Lützen (1632) nello scontro decisivo il re cadde sul campo. In seguito la Svezia subì una serie di sconfitte sino al suo ritiro (Pace di Praga, 1635). Wallenstein, destituito dal comando per crudeltà verso i suoi uomini, fu fatto assassinare dall'imperatore, mentre l'arciduca Ferdinando assunse il comando dell'esercito.

La fase francese (1636-48). Richelieu, alleato della Svezia, attaccò la Spagna e l'Impero dando vita a una Lega antiasburgica tra Olanda, Parma, Savoia e Mantova. Nel 1637, morto l'imperatore, gli successe il figlio Ferdinando III, già comandante dell'esercito. Le truppe imperiali costrette a combattere su più fronti vennero spesso sconfitte, nella battaglia delle Dune (1639) gli Olandesi distrussero la flotta spagnola. Ferdinando III, che perse l'aiuto della Spagna sconvolta dalle rivolte interne, fu costretto a firmare la pace con la Sassonia (1642). A Rocroi (1643) i Francesi riportano una vittoria importante contro gli Spagnoli. Iniziarono i colloqui di pace preliminari e separati tra Francia e Impero, tra Svezia, Sassonia e Impero (1646), tra Francia e Baviera (1647). La Pace di Vestfalia (1648) sancì la fine della guerra garantendo ai protestanti la libertà di culto nei territori dell'Impero. La Spagna non firmò la pace e proseguì la guerra con la Francia fino al 1659.