Le Guerre di successione

La successione polacca

Alla morte del re di Polonia Augusto II di Sassonia (febb. 1733) suo figlio Augusto III, sostenuto da Russia, Prussia ed Austria pretese la corona contro l'altro pretendente Stanislao Leszczynski, suocero di Luigi XV, sostenuto da Francia, Spagna (che dichiararono indivisibili i due rami della dinastia dei Borbone) e Regno di Sardegna, con l'appoggio dalla maggioranza della Dieta polacca. L'elezione a re di Polonia di Stanislao Leszczynski effettuata dalla Dieta provocò la reazione di un'assemblea di nobili filoaustriaci che gli contrapposero l'elezione di Augusto III. Scoppiò la guerra che vide gli iniziali successi dei Francesi che conquistarono la Lorena e Treviri e le truppe franco-piemontesi che occuparono Modena; don Carlos di Borbone si diresse verso il Regno di Napoli (1734). Il conflitto si chiuse con la Pace di Vienna (nov. 1738) la quale riconosce Augusto III di Sassonia re di Polonia; assegna a Francesco Stefano di Lorena, marito di Maria Teresa d'Austria, il granducato di Toscana (vacante per l'estinzione dei Medici); i ducati di Lorena e Bar furono quindi concessi a titolo vitalizio al Leszczynski in cambio della rinuncia a ogni pretesa sulla Polonia (e alla sua morte sarebbero passati alla Francia); don Carlos di Borbone ottenne l'investitura del Regno di Napoli; Carlo Emanuele III re di Sardegna ottenne Novara, Tortona e i feudi imperiali nelle Langhe, l'Austria conservò Mantova e ottenne lo Stato farnesiano di Parma, Piacenza e Guastalla, la Francia si impegnò a riconoscere la Prammatica Sanzione di Carlo VI.