Ànitra selvàtica, L'-

(Vildanden), dramma in cinque atti dello scrittore norvegese Henrick Ibsen. Pubblicato nel 1884, venne presentato la prima volta il 9 gennaio 1885. Tramite il simbolismo dell'anitra selvatica che, ferita da un cacciatore, si illude di trovare il “laghetto” natio nella soffitta della famiglia Ekdal, Ibsen dà forma drammatica alla sua tesi fondamentale sull'incapacità delle persone comuni di vivere senza illusioni. Per Ibsen, l'eccessiva coscienza della realtà spinge gli uomini a preferire la morte alla vita. Così, l'astratto moralismo di Gregers Werle che, apostolo della verità a qualsiasi prezzo, rivela a Hjalmar Ekdal una lontana relazione amorosa della moglie Gina, distrugge l'equilibrio fatto di illusioni della famiglia Ekdal, provocando il suicidio della piccola e innocente Hedvig. Il dramma, cui Ibsen dette il nome di “tragicommedia”, è una delle sue opere migliori, notevole per lo stupefacente equilibrio fra il grottesco e il patetico.

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