ètere²

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sm. [sec. XVIII; dal francese éther]. Composto chimico la cui molecola è rappresentata dalla formula generale R–O–R´, nella quale R ed R´ rappresentano due radicali alifatici o aromatici. Se i due radicali sono tra loro identici, come per esempio nell'etere dimetilico,

H₃C–O–CH₃

l'etere si dice semplice; se essi sono diversi, come per esempio nell'etere metiletilico,

H₃C–O–C₂H5

l'etere si dice misto. Gli eteri alifatici semplici si preparano dagli alcoli che contengono il medesimo radicale trattandoli a caldo con catalizzatori acidi, per esempio con acido solforico o con acido fosforico concentrati, i quali provocano l'eliminazione di una molecola di acqua tra due molecole di alcol:

Un altro metodo, utilizzato per la preparazione degli eteri misti e di quelli a radicali aromatici, consiste nel far reagire un alogenuro alchilico o arilico con un alcossido o un fenossido metallico:

Gli eteri sono composti a carattere neutro, stabili e assai poco reattivi. I termini alifatici più semplici presentano un punto di ebollizione inferiore a quello dei corrispondenti alcoli, come per esempio l'etere dimetilico, che è gassoso a temperatura ambiente, mentre l'alcol metilico, CH₃OH, è un liquido con punto di ebollizione 64 °C. L'unico etere prodotto su ampia scala, l'etere etilico, è largamente usato come solvente volatile; l'etere metilfenilico o anisolo trova invece impiego su piccola scala quale solvente ad alto punto di ebollizione e il difeniletere quale fluido scambiatore di calore. § Nel linguaggio comune, il termine è usato nel senso di etere etilico.

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