Accame, Vincenzo

artista italiano (Loano, Savona, 1932-Albenga, Savona, 1999). È tra coloro che, sulla scia di E. Isgrò, si sono occupati in Italia del rapporto tra parola e immagine. Parallelamente all'attività editoriale (è traduttore, collaboratore di riviste e giornali, curatore di cataloghi d'arte e saggista), Accame si è dedicato negli anni Settanta alla realizzazione di chine su carta, caratterizzate dall'uso della calligrafia in funzione di semplice denotazione di scrittura, senza varcare la soglia della significazione: nella sua opera, infatti, è la scrittura in sé che si fa segno. Le sue scritture visuali, che conservano in genere una certa leggibilità, si strutturano nello spazio loro assegnato, a metà strada tra pagina e quadro, in strutture geometriche quali quadrati, cerchi, iperboli, circonferenze; il colore dell'inchiostro o l'uso dei caratteri a decalco intervengono in molti casi come ulteriore componente espressiva.

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