Alviano

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comune in provincia di Terni (41 km), 251 m s.m., 23,81 km², 1508 ab. (alvianesi), patrono: sant’ Eurosia (terza domenica di maggio).

Centro della valle del Tevere ai piedi della dorsale amerina, in un'area di colli erosi da calanchi. Originato da un fortilizio (Albianum) costruito intorno al Mille, fu feudo dei Liviani, famiglia a cui appartenne il condottiero Bartolomeo d'Alviano; ai Liviani si deve la ricostruzione (1506) e l'ampliamento dell'imponente castello. Passato ai Cesi e poi ai Raimondi, diventò feudo della Chiesa. Ultimi proprietari furono i Doria-Pamphili, che vi rinunciarono a favore del comune. § L'abitato conserva tuttora l'aspetto di borgo medievale; il principale monumento è il castello, che, costruito a pianta quadrata con torri angolari e cortile rinascimentale, è sede comunale e di musei (civiltà contadina, capitani di ventura). Del sec. XV è la parrocchiale dell'Assunta, con interno a tre navate e opere del Pordenone e dell'Alunno. § L'agricoltura dà olive, girasoli, vino e cereali e con il turismo costituisce l'attività prevalente. § La costruzione di una diga sul Tevere (1963) ha creato un lago artificiale con ambiente favorevole per flora e fauna (luogo di sosta per i migratori), apprezzata e frequentata oasi naturalistica palustre di circa 900 ettari.

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