Amado, Jorge

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scrittore brasiliano (Pirangí, Bahia, 1912-Salvador 2001). Cresciuto in una piantagione di cacao, completò i suoi studi presso l'Università di Rio de Janeiro, divenendo nel 1930 giornalista e pubblicando l'anno dopo la sua prima novella, O pais do carnaval (1931; Il paese del carnevale) in cui emerse subito la sua vena di narratore realista, legato alla gente e ai problemi della sua terra. Costretto all'esilio dal 1937 al 1945 e dal 1948 al 1952 per il suo impegno politico come militante comunista, Amado coinciliò sempre la sua attività di scrittore con le sue idee politiche, anche quando nel 1946 fu eletto deputato del Partito comunista all'Assemblea Costituente. Bahia e il mare ispirarono i suoi numerosi romanzi a sfondo sociale, da Jubiabá (1935), biografia di un pugile nero, a Mar morto (1936), stupenda ballata sui pescatori, al suo capolavoro sulla vita nelle grandi piantagioni, Terras do sem fim (1942; Terre del finimondo). Critica sociale e ironia, elementi afro-brasiliani ed erotismo sono le caratteristiche essenziali che ricorrono in varia misura nei romanzi successivi di Amado: Gabriela, cravo e canela (1958; Gabriella, garofano e cannella), Dona Flor e seus dois maridos (1966; Donna Flor e i suoi due mariti), Tenda dos milagres (1969; La bottega dei miracoli), Tereza Batista cansada da guerra (1972; Teresa Batista stanca di guerra), Tiêta do Agreste (1977; Vita e miracoli di Tieta d'Agreste), Farda, fardão, camisola de dormir (1979; Alte uniformi e camicie da notte), Tocaia grande (1984); Osumiço da Santa: uma história de fetiçaria (1988; Santa Barbara dei fulmini). Scrittore capace di godere di una notevole fortuna editoriale, tanto in patria che all'estero, Amado vide i suoi libri tradotti in oltre 40 lingue. Tra i sue ultime opere si ricordano: El niño de Bahia (1991; Il ragazzo di Bahia), Navegação de cabotem (1992, Navigazione di cabotaggio), sorta di appunti per una sua autobiografia, A descoberta da America pe los Turcos (1992; I Turchi alla scoperta dell'America), un divertente romanzo breve, pubblicato prima in Francia, in Germania e in Italia, poi in Brasile, in cui è riscritta in modo fantasioso la storia della scoperta dell'America.

Bibliografia

P. A. Iannini, Storia della letteratura brasiliana, Milano, 1962; G. Marotti, Jorge Amado. Brasilidade negra, Roma, 1972.

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