Argàn, Giùlio Carlo

storico d'arte italiano (Torino 1909-Roma 1992). Professore all'Università di Roma, ha dato importanti contributi allo studio dell'architettura (W. Gropius e la Bauhaus, 1951; Brunelleschi, 1955; Michelangelo architetto, in coll. con B. Contardi, 1990), della pittura del Quattrocento (Angelico, 1955; Botticelli, 1957) e dell'arte contemporanea (Salvezza e caduta dell'arte moderna, 1964, e Da Hogarth a Picasso, l'arte moderna in Europa, 1984), elaborando un metodo di analisi fondato sull'interpretazione concettuale dell'opera d'arte. Autore di una Storia dell'arte italiana, in 3 vol. (1968-71), e fondatore (1969) della rivista Storia dell'arte, dal 1976 al 1979 è stato sindaco di Roma, eletto come indipendente nelle liste del Partito Comunista Italiano. Nel 1999 la rivista L’Architettura, fondata da B. Zevi, ha pubblicato un suo saggio inedito sul Borromini. Nel 2003 è stato pubblicato Progetto e oggetto.

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