Arrhenius, Svante August

chimico e fisico svedese (Uppsala 1859-Stoccolma 1927). Dal 1891 fu ordinario di fisica e rettore dell'Università di Stoccolma e dal 1905 direttore dell'Istituto Nobel per la chimica e la fisica. Nel 1887 enunciò la teoria della dissociazione elettrolitica che nelle sue linee essenziali aveva già espresso nella tesi di laurea; essa diede un validissimo aiuto allo studio delle soluzioni di elettroliti, dimostrando che la dissociazione avviene all'atto della fusione o soluzione, indipendentemente dal passaggio della corrente. Tale teoria, considerata oggi la base dell'elettrochimica, suscitò al suo apparire violente polemiche che si spensero solo in parte nel 1903 con il conferimento ad Arrhenius del premio Nobel per la chimica. Uomo di vasti interessi, Arrhenius è noto anche come astronomo e divulgatore: nel 1906 propose la Panspermia hypotesis, secondo la quale la vita può diffondersi nello spazio sotto forma di spore in grado di muoversi da un corpo celeste all'altro. Famosa è l'opera Werden der Welten (1907; Il divenire dei mondi), dove espose la sua teoria sull'evoluzione degli astri.

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