Boole, George

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matematico e logico inglese (Lincoln 1815-Cork 1864). Autodidatta, ottenne nel 1849 la nomina a primo professore di matematica al Queen's College di Cork, Irlanda. I suoi studi riguardano soprattutto l'algebra, di cui riconobbe la natura astratta e formale affermando nettamente l'autonomia della struttura puramente simbolica e combinatoria dall'interpretazione dei simboli. Nel 1847 Boole intervenne nella diatriba tra il filosofo W. Hamilton e il matematico A. De Morgan sulla “quantificazione del predicato” con un breve scritto, Mathematical Analysis of Logic (L'analisi matematica della logica), in cui dava la prima applicazione dei metodi algebrici alla logica. Le idee contenute in questo opuscolo, da cui trae origine l'algebra della logica, vennero da Boole successivamente rielaborate e applicate alla teoria della probabilità (An Investigation of the Laws of Thought on Which Are Founded the Mathematical Theories of Logic and Probabilities, 1854). Si occupò pure di equazioni differenziali e di calcolo anche delle differenze finite (On Differential Equations, 1859; On the Calculus of Finite Differences, 1860). Vedi algebra della logica e algebra di Boole.

Bibliografia

W. Kneale, Boole and the Revival of Logic, in “Mind”, 149-175; 1948; J. E. Whitesitt, Boolean Algebras and Its Applications, New York, 1959; R. Sikorsky, Boolean Algebras, Berlino, 1960; P. R. Helmos, Algebraic Logic, New York, 1962; M. Nuzzetti, Logica e linguaggio nella filosofia di George Boole, Napoli, 1986.

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