Bèrzo Dèmo

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comune in provincia di Brescia (88 km), 785 m s.m., 16,03 km², 1847 ab. (berzesi), patrono: sant’ Eusebio (2 agosto).

Centro esteso nell'alta Valcamonica, alla sinistra del fiume Oglio. Come altri territori della valle, fu sotto la giurisdizione di Brescia e poi dei Visconti (1337). In seguito alle ostilità tra la Serenissima e Milano, la valle fu occupata dal Carmagnola. Nel 1424 entrò a far parte dei domini della Repubblica di Venezia, conservando tuttavia la propria autonomia.§ A Demo, il campanile della parrocchiale di San Lorenzo (G. B. Galli, 1739) fu costruito sui resti di una torre medievale; la settecentesca parrocchiale di Sant'Eusebio a Berzo, costruita sui resti di una chiesa trecentesca, ma con facciata barocca, contiene altari e oggetti liturgici in legno intagliato o scolpito. A Monte, la parrocchiale dell'Annunciata (sec. XVI-XVII) ha una semplice facciata con portale in pietra grigia e all'interno un'Annunciazione del sec. XVII.§ La presenza di numerosi prati e pascoli ha favorito lo sviluppo dell'allevamento (bovini, ovini e caprini). Sono attive inoltre aziende manifatturiere nei settori meccanico e metallurgico.

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