Cannòbio

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comune nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola (20 km da Verbania), 214 m s.m., 51,20 km², 4977 ab. (cannobiesi), patrono: san Vittore (8 gennaio).

Centro posto sulla sponda occidentale del Lago Maggiore. Fu forse un presidio militare romano, divenuto corte regia sotto i Longobardi. Già parte del contado di Seprio, fu libero comune con statuti propri (1211). Vi dominarono i Visconti e nel 1439 passò in feudo ai Borromeo; nel 1748, in seguito all'accordo di Aquisgrana, fu assegnato ai Savoia. § Il duecentesco palazzo della Ragione, detto “Parrasio”, è affiancato dalla cosiddetta “Torre del Comune”, che è in realtà il campanile dell'antica chiesa di San Vittore. Il santuario della Pietà, eretto nel 1571, conserva una pala di Gaudenzio Ferrari. La chiesetta di Sant'Anna (1638) sorge accanto a un profondo orrido scavato dalle acque del torrente Cannobino. § L'economia si basa sul turismo, sostenuto da buone strutture ricettive, commerciali, ricreative e per gli sport nautici. Si praticano inoltre la floricoltura, la coltivazione di foraggi per l'allevamento e la lavorazione artigianale del legno e delle pietre.

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