Capotèrra

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comune in provincia di Cagliari (17 km), 54 m s.m., 68,25 km², 21.391 ab. (capoterresi), patrono: sant’ Efisio (15 gennaio).

Cittadina dell'Iglesienteorientale, situata alla destra del rio Santa Lucia; è compresa nel Parco Geominerario della Sardegna. Fu fondata alla metà del Seicento presso l'antico centro omonimo, capoluogo di una curatoria del Giudicato di Cagliari (sec. XI) abbandonata nel Cinquecento. Divenne centro di una vasta baronia e possesso di numerose signorie fino all'abolizione del regime feudale (1839). § La parrocchiale di Sant'Efisio conserva alcune strutture tardogotiche. Nei dintorni sorge la chiesetta tardoromanica di Santa Barbara (1281). In località Liori vivaci murales decorano le pareti di alcuni edifici. § L'economia si basa sull'industria, attiva nei settori edile, dei materiali da costruzione e della lavorazione del legno e delle materie plastiche, cui si affianca una fiorente agricoltura specializzata (in campo e serra), che produce ortaggi (soprattutto pomodori) e uva (con produzione di vini DOC). È molto sviluppato il turismo escursionistico ai monti del Sulcis e alla riserva naturale del WWF di monte Arcosu. Dal 1863 fino ai primi anni del Novecento fu attiva la miniera di San Leone, una tra le principali produttrici di ferro italiane. § Capoterra diede i natali allo scrittore Sergio Atzeni (1952-1995).

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