Clorobatteriàcee

sf. pl. [da cloro-+latino scientifico bacteríum, batterio]. Famiglia (Chlorobacteriaceae) di Batteri dell'ordine Eubatteriali, detti anche solfoclorobatteri, capaci di attività fotosintetica grazie alla batterioviridina, pigmento verde di natura simile alla clorofilla. Sono organismi molto piccoli, di forma allungata; vivono isolati o riuniti in colonie e si sviluppano esclusivamente in presenza di fonti luminose (fototrofia obbligata) e in assenza di ossigeno (anaerobia): nel processo fotosintetico utilizzano idrogeno solforato o altri composti inorganici dello zolfo. I clorobatteri sono diffusi comunemente nelle acque stagnanti, nel fango e nelle acque termali ricche di idrogeno solforato; più raramente nelle sorgenti sulfuree. La specie Chlorobium limicola è in grado di fissare l'azoto atmosferico.

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