Duvivier, Julien

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regista cinematografico francese (Lilla 1896-Parigi 1967). Eclettico e versatile, diresse il primo film nel 1919, iniziando una carriera che lo portò a realizzare 61 opere. Negli anni Trenta, grazie ad attori di prestigio, a sceneggiatori e dialoghisti di provata abilità e al proprio talento per le atmosfere pessimiste, emerse (specie nell'Italia fascista) come il numero uno d'Oltralpe, con una serie di successi: Pel di carota (1932), Golgota e La Bandera (1935), La bella brigata (1936); nel 1937 toccò il vertice con Il bandito della Casbah e con Carnet di ballo, premiato alla Mostra di Venezia. Dopo I prigionieri del sogno e Il carretto fantasma (1939) portò a Hollywood la formula del film a episodi con grandi attori (Destino su Manhattan, 1942) e proseguì poi in Europa un'attività talora anonima (in Italia nel 1951 diresse il primo Don Camillo).

Bibliografia

Puck, Julien Duvivier, in “Cinema”, 120, Roma, 1941; U. Casiraghi, Nota su Sjöström e Duvivier, in “Umanità di Stroheim e altri saggi”, Milano, 1945; O. Campassi, 10 anni di cinema francese, vol. I, Milano, 1948; A. Compas, Jean et Julien, Parigi, 1983.

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