Eich, Günter

lirico e prosatore tedesco (Lebus sull'Oder 1907-Gross Gmain, Salisburgo, 1972). Acquistò notorietà soprattutto come autore di radiodrammi, raccolti in Träume (1953; Sogni) e Stimmen (1958; Voci). Il volume di poesie Abgelegene Gehöfte (1948; Fattorie remote) rivela, insieme con la radice idealistico-romantica di Eich, la sua propensione mistica a scoprire il messaggio originario e occulto delle cose, in conflitto con il vuoto di valori della Germania postbellica. Mentre la raccolta Botschaften des Regens (1955; Messaggi della pioggia) tenta di confluire nella più pura lirica tedesca della natura, Zu den Akten (1964; Agli atti) e Anlässe und Steingärten (1966; Motivazioni e giardini di pietra), più astratti e simbolici, sono di ardua lettura. Nel 1972 sono uscite, postume, le poesie Nach Seumes Papieren (Dalle carte di Seume).

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