Grainville, Patrick

romanziere francese (Villiers-sur-Mer, Calvados, 1947). Dopo la trilogia La toison (1972), La lisière (1973) e L'abîme (1974), Grainville è divenuto celebre per l'antirealismo di Les flamboyants (1976, premio Goncourt) seguito da Images du désir (1978; Immagini del desiderio), Le dernier viking (1980), L'atelier du peintre (1988) e L'orgie, la neige (1990), opere dove i miti sconfiggono una realtà troppo prosaica, raccontata con un linguaggio estremo, all'insegna di Céline e Saint-John Perse. Ricchi di visioni barocche e di rievocazioni di miti e leggende sono i romanzi Colère (1991), Les anges et les faucons (1994;) e Le Lien (1996). In L’ardent désir (1996; L'ardente desiderio) si pone degli interrogativi sul sesso, l'identità o, ancora, la tentazione tra vita e morte.A fianco della produzione romanzesca, Grainville si è successivamente consacrato alla critica artistica. In questo ambito ha pubblicato due monografie: su G. Mathieu (1993, con G. Xuriguera) e su R. Texier. Ha poi pubblicato Le Jour de la fin du monde une femme me cache (2001), La Joie d'Aurélie (2004) e La Main blessée (2005). Nel 2008 è uscito Lumière du rat, insignito del Gran Premio per la letteratura dello SGDL. Nel 2010 ha pubblicato Le Baiser de la pieuvre, seguito nel 2011 dal romanzo Le Corps immense du président Mao. Bison, pubblicato nel 2014 ha vinto il Gran premio palatino di storia romana. Nello stesso anno ha dato alle stampe il libro d'arte Paintings by Wang Yan Cheng, mentre nel 2016 è tornato al romanzo con Le Démon de la vie, seguito nel 2018 da Falaise des fous. Da marzo 2018 è memnro dell'Académie française. 

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora