Holberg, Ludvig

autore drammatico, storico e letterato danese (Bergen, Norvegia, 1684-Copenaghen 1754). Nutrito di cultura classica, conoscitore di lingue, letterature e teatro europeo, recò un contributo determinante alla nascita di un teatro nazionale danese, con una produzione di 26 commedie scritte fra il 1722 e il 1732, sia di costume (Mascherata, Henrik e Pernille, La stanza di Natale), sia di intreccio (Jean de France, Jakob von Tyboe, Erasmus montanus e, soprattutto, Jeppe della montagna), variamente influenzate dal teatro classico, da quello di Molière e da quello dell'Arte e animate da figure ispirate a una realtà nazionale borghese e popolare. Ma già prima si era affermato con un'Introduzione alla storia degli Stati europei (1711), primo saggio danese di storia universale, che fu assai apprezzato negli ambienti accademici e a corte, e, dopo un soggiorno in Francia (durante il quale aveva subito il determinante influsso delle dottrine illuministiche e aveva scritto l'Introduzione alla dottrina del diritto naturale delle genti, 1715), con il poema eroicomico in versi alessandrini (ispirato al Lutrin di Boileau) Peder Paars (1719-20), che da certa critica accademica fu invece fortemente osteggiato, visti gli espliciti riferimenti alla pedanteria della scienza universitaria, al provincialismo e all'ignoranza della borghesia di Copenaghen. Negli ultimi anni Holberg pubblicò altre opere di carattere storico (Storia del regno di Danimarca, 1732-35), un ultimo gruppo di sei commedie (1753-54), scritti morali, saggi e un romanzo di viaggi in latino.

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