Lando, Ortènsio

scrittore italiano (forse Milano ca. 1512-Venezia ca. 1553). Colto e stravagante, viaggiò moltissimo, in Italia e in Europa, svolgendo un'infaticabile attività di poligrafo. Delle sue numerosissime opere si ricordano l'opuscoletto satirico Cicero relegatus et Cicero revocatus (1534), le Forcianae questiones (1536; dialoghi sulle differenze tra gli abitanti delle diverse regioni d'Italia), i Paradossi seguiti da una Confutazione dei medesimi (1543) e inoltre le immaginarie Lettere di molte valorose donne (1548) e le altrettanto immaginarie Lettere di Lucrezia Borgia (1552), Oracoli de' moderni ingegni (1550), ecc. Fu il primo traduttore dell'Utopia di T. Moro, per errore spesso attribuita all'editore del libro, lo scrittore Anton Francesco Doni.

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