Leonéssa

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comune in provincia di Rieti (37 km), 969 m s.m., 204,85 km², 2734 ab. (leonessani), patrono: san Giuseppe di Leonessa (4 febbraio).

Centro alle falde nordorientali dei monti Reatini. Chiamato prima Ripa di Corno e poi Gonessa, prese il nome odierno nel Trecento, diventando in breve tempo un importante luogo strategico del Regno di Napoli. Infeudato nel 1384 ai Trinci e tornato sotto la giurisdizione reale nel 1401, con notevoli privilegi, fu poi della famiglia Farnese (1539-1731).§ Il borgo mantiene l'aspetto medievale, con numerosi edifici allineati lungo le ampie vie. La chiesa di Santa Maria del Popolo (sec. XV), ha un portale tardo-gotico in pietra rossa. In posizione dominante è la chiesa di San Pietro, a navata unica, con un portale del 1467 e un imponente campanile con cuspide ottagonale. Notevoli anche la quattrocentesca chiesa di San Francesco, i resti delle mura e la fontana Farnese (sec. XVI).§ L'agricoltura, che produce cereali, patate, uva e foraggi per l'allevamento bovino e ovino, e la raccolta di tartufi costituiscono le principali risorse dei centri limitrofi. Nel capoluogo l'industria è attiva nei settori impiantistico, dei laterizi, dei manufatti in cemento e della lavorazione del legno. Attrezzature ricreative e ricettive si offrono al notevole flusso del turismo, con sagre, manifestazioni, una buona rete escursionistica e sport invernali sul monte Terminillo.

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