Pauli, Wolfgang

fisico svizzero di origine austriaca (Vienna 1900-Zurigo 1958). Allievo di A. Sommerfeld, pubblicò a soli 21 anni un lavoro sulla teoria della relatività, tuttora considerato la migliore esposizione dell'argomento e al quale improntò tutta la sua successiva attività di ricerca nel tentativo di dare formulazioni relativisticamente invarianti ai risultati conseguiti. Collaboratore di M. Born, poi di N. H. Bohr e W. Lentz, intorno al 1924 postulò l'esistenza dello spin del nucleo per spiegare la struttura iperfina delle righe spettrali; sempre nel 1924 raggiunse la sua più significativa scoperta: la formulazione del principio di esclusione che dava una chiara spiegazione del sistema periodico e di tutte le ulteriori proprietà degli spettri. Divenuto (1928) professore al Politecnico di Zurigo, iniziò in stretta collaborazione con W. Heisenberg gli studi sul problema dell'interazione tra la radiazione e la materia. Nel 1930 riuscì a risolvere il problema dello spettro continuo del decadimento β avanzando l'ipotesi dell'esistenza di una particella neutra, di massa nulla o assai piccola e dotata di spin semintero, che più tardi E. Fermi chiamò neutrino. Dopo aver trascorso negli Stati Uniti, all'Institute for Advanced Study di Princeton, gli anni della seconda guerra mondiale, rientrato a Zurigo si interessò principalmente alla teoria quantistica dei campi e delle particelle elementari contribuendo in maniera determinante ai più recenti sviluppi della fisica contemporanea. Nel 1945 fu insignito del premio Nobel per la fisica "Per approfondire Vedi Gedea Astronomia vol. 2 p 291" "Per approfondire Vedi Gedea Astronomia vol. 2 p 291" .

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