Predàppio

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comune in provincia di Forlì-Cesena (16 km da Forlì), 133 m s.m., 91,64 km², 6244 ab. (predappiesi), patrono: sant’ Antonio (13 giugno).

Centro posto nel fondovalle del fiume Rabbi. Il castello di Predappio Alta fu costruito verso la fine del sec. XIII da papa Martino IV per combattere i ghibellini romagnoli. Nel sec. XV il luogo fu conquistato dagli Ordelaffi, signori di Forlì, passando nel sec. XVI alla Chiesa.§ Il centro ha l'aspetto moderno che gli fu dato nel periodo fascista perché luogo di nascita di Benito Mussolini (1883-1945). Nei dintorni vi sono i ruderi di numerosi castelli medievali, tra cui quelli di Predappio Alta e di Rocca d'Elmici, dove sorge anche la chiesa romanica di Sant'Agostino con affreschi dei sec. XIV-XV. Originaria del sec. XI (ma rifatta nelle navate e nella facciata nel 1934) è la chiesa di San Cassiano in Pennino.§ L'economia si divide tra l'agricoltura, con coltivazioni di frutta, ortaggi, foraggi, olive e uve pregiate (che alimentano l'attività delle cantine), la zootecnia con allevamenti bovini, suini, ovini e avicoli e le attività industriali, che operano nei settori metalmeccanico (macchine agricole e utensili, attrezzature sportive, termotecnica, container), degli imballaggi, dell'arredamento e dell'abbigliamento (maglierie, calzature e indotto). Sviluppate le attività di sfruttamento dei boschi (castagne, funghi e tartufi).

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