Premana

Indice

comune in provincia di Lecco (50 km), 1000 m s.m., 33,72 km², 2256 ab. (premanesi), patrono: san Dionigi (11 gennaio).

Centro posto nell'alta valle del torrente Varrone. Possesso nell'alto Medioevo degli arcivescovi di Milano, nel sec. XII passò sotto la signoria dei Torriani, quindi sotto quella dei Visconti (sec. XIV) e degli Sforza. Nel 1636 fu saccheggiato dai francesi e nel 1647 divenne feudo dei Monti.§ L'antica parrocchiale di San Dionigi, secentesca ma ampliata nel 1843 e nel Novecento, conserva il campanile originario e custodisce un polittico (San Rocco) del 1530. Sparse sul territorio sono una quarantina di cappellette sacre, la più antica delle quali è del sec. XV; nell'oratorio dell'Immacolata i dipinti (sec. XVII) sono attribuiti ad Aloisio Reali. § Di antichissima tradizione è la fabbricazione delle lame (forbici e coltelli), che continua anche oggi con produzione sia industriale sia artigianale. Altre risorse provengono dal turismo escursionistico e di villeggiatura estiva.§ Il Museo Etnografico espone abiti tradizionali e utensili da lavoro, testimonianza della concentrazione nella zona (a partire dal sec. XVIII) di botteghe casearie, della lavorazione del ferro e della cardatura e filatura della lana.Il 5 gennaio si svolge il Canto della Stella (o dei Tre Re): impersonando i Re Magi, tre coscritti percorrono a cavallo le vie del paese, seguiti dalla folla che intona un canto tradizionale secentesco. Il 31 gennaio si festeggia la Cacciata di Gennaio, durante la quale un gruppo di ragazzi “scaccia” il mese più freddo suonando campanacci e battendo pentole e latte; alla sera viene bruciato il fantoccio Zerenù (gennaio).

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