Ròcca San Felice

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comune in provincia di Avellino (58 km), 750 m s.m., 14,28 km², 903 ab. (rocchesi), patrono: san Felice (14 gennaio).

Centro posto nell'alto bacino del torrente Fredane. Sorse come castello inserito nel sistema difensivo del Ducato di Benevento contro i Bizantini; dopo essere stato occupato dai Normanni (sec. XII), fu, tra gli altri, dei D'Aquino e dei Caracciolo. Venne gravemente danneggiato dal terremoto del 1980. Del castello, restaurato, rimangono la torre centrale e parte delle mura. La chiesa di Santa Maria Maggiore è del sec. XIV e nel piccolo santuario di Santa Felicita, di origine medievale, è un dipinto del sec. XVI.§ L'agricoltura produce cereali, olive, foraggi, frutta e tabacco; si pratica l'allevamento ovino, bovino e caprino, con produzione lattiero-casearia (pecorino). Discreto il flusso turistico.§ Nei dintorni è il laghetto della Mefite, che sprigiona gas naturali, ricordato da Virgilio nell'Eneide. Reperti archeologici (tra cui rari ex voto lignei) testimoniano l'esistenza di un santuario dedicato alla dea Mefite, il cui culto risalirebbe al sec. VI a. C.

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