Roussel, Raymond

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scrittore e poeta francese (Parigi 1877-Palermo 1933). Singolare figura di viaggiatore ricchissimo, fu esclusivamente impegnato nella ricerca di nuove forme espressive basate su minuziose descrizioni fotografiche o immaginarie e su complesse concatenazioni logico-verbali che ne fecero uno degli idoli dei surrealisti e il precursore di scrittori contemporanei quali Leiris e Robbe-Grillet. Esordì con un romanzo in versi, La doublure (1897; Il raddoppio), quindi si immerse nel labirinto analogico di La vue (1904; La vista), riprendendone il metodo nelle prose di Impressions d'Afrique (1910) e Locus solus (1914) che, adattati per le scene, sollevarono una vera e propria battaglia fomentata dai surrealisti. Sempre più isolato e afflitto da nevrosi e uso di droga, compose ancora per il teatro L'étoile au front (1925; La stella in fronte) e La poussière de soleils (1926; La polvere dei soli) e il poema Nouvelles impressions d'Afrique (1932). Morì suicida, lasciando in Comment j'ai écrit certains de mes livres (1933; Come ho scritto certi miei libri) la chiave del suo processo creativo.

Bibliografia

M. Foucault, Raymond Roussel, Parigi, 1963; A. Robbe-Grillet, Ènigmes et trasparence chez Raymond Roussel, in “Pour un nouveau roman”, Parigi, 1963; J. Starobinski, Raymond Roussel et le mythe de la défaillance fatale, in “Les Lettres nouvelles”, ottobre 1963; F. Caradec, Vie de Roussel, Parigi, 1972; G. C. Roscioni, L'arbitrio letterario. Uno studio su Raymond Roussel, Torino, 1985.

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