comune in provincia di Cuneo (32 km), 320 m s.m., 110,73 km², 19.884 ab. (saviglianesi), patrono: san Sebastiano (20 gennaio).

Generalità

Cittadina situata al centro della pianura cuneese, fra i torrenti Maira e Mellea. Grazie alla sua posizione strategica all'intersezione di importanti vie di comunicazione e di traffico (strade Torino-Cuneo e Saluzzo-Alba; ferrovia Torino-Savona), è centro di rilevante importanza industriale, commerciale e agricola. Caratterizzata da un'eccezionale espansione edilizia durante tutto il sec. XX, conserva nel centro storico opere d'arte di grande importanza.

Storia

Ricordata per la prima volta nel 981 in un documento imperiale, fu sede di un capitano, insediato nel 1238 da Federico II, e quasi subito dopo fu inclusa nei domini degli Angioini (1260). Recuperata la libertà nel 1274, fu infeudata da Enrico VII ai marchesi di Saluzzo, che la cedettero nel 1313 a Filippo d'Acaia. Nuovamente degli Angioini dal 1325 (accolse nel 1337 Roberto d'Angiò), nel 1349 si sottomise ai Savoia, ai quali rimase pur subendo due periodi di dominazione francese. Dal 1434 al 1436 fu sede dell'Università degli studi di Torino. Nel 1536 ospitò per qualche settimana l'imperatore Carlo V. Il 4 novembre 1799 fu teatro della battaglia tra l'esercito austriaco, comandato dal Melas, e i francesi del Championnet.

Arte

Nella caratteristica piazza Santorre di Santarosa, circondata da palazzi con portici, sorge la poderosa Torre del Comune, rimaneggiata nei sec. XVII e XVIII. La chiesa abbaziale di San Pietro dei Cassinesi, costruita su una chiesa romanica (sec. XI-XIV) e assai rimaneggiata tra il 1523 e il 1676, nell'interno a tre navate conserva decorazioni barocche e un polittico di Gandolfino d'Asti (1510). Tardorinascimentale è il sontuoso cortile del cinquecentesco palazzo Muratori Cravetta; la collegiata di Sant'Andrea, anteriore al Mille, ma molto trasformata in epoche successive, ha un campanile che conserva la base di quello medievale (sec. XII-XIII) e custodisce affreschi del sec. XIV. A Savigliano ha sede il Museo Ferroviario Piemontese “Sommeiller-Grandis-Grattoni”: le sale interne ospitano oggetti d'epoca di uso ferroviario, modelli in scala di locomotive e carrozze e diorami ferroviari, mentre nel piazzale esterno sono esposte locomotive a vapore, elettriche e diesel, e carrozze e carri di importanza storica.

Economia

Di grande rilevanza è il comparto industriale, che vede particolarmente sviluppati i settori meccanico (officine ferroviarie), metallurgico, elettromeccanico, tessile, alimentare, delle arti grafiche, della lavorazione del legno, del mobile, delle materie plastiche e dei materiali per l'edilizia. L'agricoltura produce cereali, foraggi, frutta e ortaggi; sono praticati la pioppicoltura e l'allevamento (bovino, ovino e avicolo), cui si legano la produzione di salumi e quella lattiero-casearia (toma piemontese DOP e formaggi tipici regionali).

Curiosità

Vi nacquero il patriota Santorre di Santarosa (1783-1825) e l'astronomo Giovanni Virginio Schiaparelli (1835-1910).

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