Spàdola

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comune in provincia di Vibo Valentia (38 km), 754 m s.m., 9,58 km², 819 ab. (spadolesi), patrono: san Nicola di Bari (6 dicembre).

Centro del versante ionico delle Serre, situato nell'alta valle del fiume Ancinale. Di antica origine, nel Medioevo appartenne al monastero di Santo Stefano del Bosco. Successivamente divenne pertinenza della Contea di Soriano, nel 1672 fu dato in feudo ai Ravaschieri di Napoli, quindi passò ai Caracciolo (1686), ai Dioco (1695) e agli Ubaldini (1756). Nell'abitato sono le chiese di Santa Maria della Minerva e di San Nicola di Bari. § Gli estesi boschi forniscono abbondante legname e una buona produzione di castagne e funghi; si pratica l'allevamento (ovini, caprini e conigli d'angora). L'agricoltura produce cereali, ortaggi (soprattutto patate) e uva. Nel territorio si trovano diverse sorgenti di acqua oligominerale.

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