Lessico

sf. [sec. XX; f. di fresatore].

1) Macchina utensile impiegata per la fresatura di pezzi metallici.

2) In agricoltura, lo stesso che fresa.

Metallurgia: fresatrici tradizionali

Secondo la posizione dell'asse del mandrino, le fresatrici si suddividono in orizzontali e verticali: in entrambe il moto rotativo è posseduto dall'utensile mentre il pezzo avanza portato dalla tavola portapezzo. Le parti essenziali di una fresatrice orizzontale sono: il basamento, l'incastellatura montante (o semplicemente montante), il bancale, il carro trasversale, la tavola portapezzo, la testata portamandrino. Il basamento sorregge tutta la struttura della macchina e deve quindi essere solido e capace di smorzare le vibrazioni che si generano durante la lavorazione. Inoltre deve permettere il facile e corretto posizionamento della macchina sul pavimento dell'officina. L'incastellatura montante contiene tutti i cinematismi del cambio di velocità del mandrino e degli avanzamenti del bancale; sorregge la testa portafresa e nella parte anteriore presenta due guide verticali sulle quali scorre il bancale per i posizionamenti verticali. Nel bancale sono alloggiati i cinematismi del bancale stesso, del carrello trasversale e della tavola portapezzo. Tali cinematismi possono essere completamente meccanici o anche oleodinamici. La fresa viene posizionata sul mandrino per mezzo di manicotti. Il moto rotatorio di lavoro è dato all'utensile, mentre la tavola portapezzo è dotata di moto rettilineo longitudinale di alimentazione che sposta il pezzo verso la fresa. Il bancale è dotato di moto verticale e di moto rettilineo trasversale onde permettere l'esatto posizionamento del pezzo. Durante la lavorazione il pezzo viene fissato alla tavola per mezzo di staffe e bulloni di serraggio la cui testa si ancora nelle scanalature a T realizzate nella tavola stessa. Nel caso si rendano necessarie delle fresature circolari, la tavola portapezzo può venire attrezzata con una tavola girevole. Nelle fresatrici verticali l'asse del mandrino è verticale; la differenza sostanziale tra queste fresatrici e quelle orizzontali consiste nel fatto che nelle prime la testa portafresa è più rigida e contiene il mandrino e i cinematismi per la sua rotazione. Sono dette fresatrici universali quelle dotate di una maggiore versatilità rispetto ai tipi precedenti. Esse sono caratterizzate principalmente dalla tavola portapezzo orientabile rispetto all'asse del mandrino e anche dall'orientabilità del mandrino. La testa portamandrino è dotata di un attacco per il montaggio di una testa a fresare che permetta l'esecuzione di fresature verticali od oblique. Sulla tavola portapezzo è possibile applicare un apparecchio divisore e una contropunta per il sostegno del pezzo.

Metallurgia: fresatrici alesatrici e piallatrici

Grande diffusione hanno macchine che oltre a lavorazioni di fresatura permettono l'esecuzione di alesature. In tali macchine, dette fresatrici-alesatrici, la testa portafresa viene realizzata come unità operativa dotata di più moti: moto di rotazione, moto rettilineo di posizionamento verticale e moto rettilineo orizzontale trasversale, anch'esso di posizionamento. Sono dette fresatrici-piallatrici particolari piallatrici nelle quali il portautensile è stato sostituito con teste portafrese che aumentano sensibilmente il rendimento e la versatilità della macchina.

Metallurgia: fresatrici a controllo digitale

L'applicazione di lettori digitali a due o tre assi, con risolvenza e precisione di un centesimo di millimetro consente di migliorare sensibilmente la precisione delle fresatrici tradizionali, e di rendere più facile e sicuro il lavoro. La maggior parte delle fresatrici costruite dalla fine degli anni Ottanta sono asservite a un controllo numerico (C.N.), cioè a un calcolatore elettronico che, opportunamente programmato, imposta per lavorazioni comunque complesse la velocità di rotazione della fresa, l'entità e la velocità degli spostamenti del pezzo su tre o quattro assi (qualora sia impiegato un divisore) con elevata precisione, e prescrive, quando è necessario, il cambio dell'utensile. Nelle fresatrici più complesse, che assumono il nome di centri di lavorazione (machining centers) anche il cambio dell'utensile è automatico, comandato dal controllo numerico e ottenuto con appositi cinematismi.

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