mouse

s. inglese (propr. topo) usato in italiano come sm. In informatica, dispositivo di ingresso all'elaboratore, dotato di uno o più pulsanti di comando, grande quanto il palmo di una mano (da cui è manovrato) e progettato per scorrere su un tavolo nella zona di fianco alla tastiera. La pressione o il rilascio dei pulsanti provoca la chiusura o l'apertura di circuiti, variando la tensione elettrica all'interno del mouse, dando vita a diversi tipi di evento. Una rapida successione di pressione e rilascio di un pulsante costituisce quello che si è soliti definire un click. Si hanno mouse con uno, due, o tre pulsanti. I primi sono tipicamente usati nei sistemi Macintosh, i secondi nei sistemi Windows e i terzi nei sistemi Unix. È anche possibile combinare la pressione (o il click) del pulsante con la pressione di particolari tasti, che agiscono come modificatori, che i programmi dediti alla gestione degli eventi sono in grado di riconoscere. Il movimento del mouse trasmette dei segnali ai circuiti interni che determinano il movimento di un cursore (di solito a forma di freccia) sullo schermo, per portarlo nella posizione desiderata; è questa la più semplice fra le funzioni di un mouse. Essa è utilizzata per facilitare l'uso dell'elaboratore. Infatti l'utente, invece di memorizzare lunghe liste di comandi da digitare sulla tastiera, trova una prima lista di comandi sullo schermo, punta il cursore del mouse sul comando desiderato e lo seleziona premendo il pulsante. Si può così usare il mouse per scegliere alcuni comandi dal menu, selezionare testi, muovere oggetti sullo schermo, richiamare disegni o inquadrature. Più in generale, le diverse zone dello schermo sensibili alla pressione del mouse sono associate a diversi programmi per la gestione degli eventi prodotti in quella zona, rendendo possibile la manipolazione di icone che rappresentano entità del dominio gestito mediante un'applicazione, o azioni da intraprendere su tali entità. Una distinzione fra diversi tipi di mouse può essere fatta in base al meccanismo interno: a) il mouse meccanico contiene nella parte inferiore una palla di gomma: quando viene mosso la palla ruota e alcuni sensori ottici ne rilevano il moto; b) il mouse ottico trasmette la sua posizione rilevando le riflessioni da un diodo a emissione di luce (LED) che dirige un raggio di luce verso il basso. Sono oggi disponibili mouse per mancini e quelli a raggi infrarossi, che eliminano il cavo. Il mouse ha semplificato in modo essenziale la “conversazione con l'elaboratore” rispetto all'impiego della tastiera, che rimane però il mezzo primario per interagire con la macchina. Funzioni tipiche del mouse sono oggi disponibili utilizzando anche altri tipi di strumenti di ingresso, quali le trackball o i pad, particolarmente usati nei sistemi portatili, il cui uso può avvenire in situazioni in cui l'ampiezza dei movimenti necessari all'interazione con il mouse non è possibile. Le diverse soluzioni differiscono anche per la diversa facilità con cui è possibile puntare precisamente alle zone di interesse.

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