rivoltèlla

Indice

Lessico

sf. [sec. XIX; da rivoltare, come calco dell'inglese revolver]. Arma da fuoco corta, atta a essere impugnata con una sola mano, caratterizzata da un sistema di ripetizione ordinaria costituito da un tamburo ruotante nel quale sono ricavate per foratura le camere per l'alloggiamento delle cartucce, in genere sei. Nell'uso comune, pistola in genere.

Tecnica

Le rivoltelle si dividono in due gruppi secondo il loro principio di funzionamento, detto ad azione singola (single action), ormai abbandonato, e a doppia azione (double action). Nelle armi del primo gruppo il cane deve essere alzato manualmente per ogni colpo e l'armamento del cane provoca la rotazione di 60º del tamburo, che determina l'allineamento di una camera con la canna. Nelle armi a doppia azione invece l'armamento del cane e la rotazione del tamburo sono provocati dal movimento retrogrado del grilletto, che ovviamente ha una corsa molto lunga. Per il tiro mirato, il cane può essere alzato manualmente anche nelle rivoltelle a doppia azione, salvo in alcuni tipi di rivoltella da tasca che hanno il cane interno al fine di facilitarne l'estrazione. Le rivoltelle moderne sono munite di un dispositivo di sicurezza che impedisce, a cane abbassato, il contatto con l'innesco della cartuccia, anche in seguito a urti violentissimi sul cane. Per il rifornimento del tamburo e l'estrazione dei bossoli esistono tre sistemi principali; nel primo esiste sul lato destro dell'arma uno sportellino che permette di accedere a una camera per volta. Questo sistema è stato adottato dalla Colt per il famoso revolver Mod. 1873 e successivamente da molti produttori europei, ma è stato in seguito abbandonato perché eccessivamente lento. Il secondo sistema, detto hinged frame o top break, utilizza un castello diviso in due parti, incernierate in basso sotto la canna e bloccate con un fermo a incastro in alto, in corrispondenza della tacca di mira. Con questo sistema l'estrazione dei bossoli è molto rapida poiché, aperto il castello, la canna e il tamburo ribaltano in avanti e un estrattore a stella espelle contemporaneamente i sei bossoli. Il sistema, che è stato usato in passato per due revolver famosi, lo Smith ) Wesson Russian e l'Enfield Mk VI, indebolisce considerevolmente la struttura dell'arma, che non risulta sufficientemente sicura per calibri potenti come l'83 Sp. e inutilizzabile per i calibri magnum. Il terzo sistema, che è oggi quasi universalmente impiegato, prevede il ribaltamento laterale del tamburo (in genere sulla sinistra) e l'estrazione dei bossoli con un estrattore stellare comandato a mano. Il ribaltamento del tamburo è ottenuto imperniandolo anteriormente in un blocchetto mobile incernierato alla base del castello sotto la canna; il bloccaggio in posizione chiusa è ottenuto con un perno centrale posteriore. La rivoltella ha, rispetto alla pistola, lo svantaggio di un volume di fuoco inferiore (6 colpi contro 8-15) e di un caricamento più lento. Ha però numerosi e determinanti vantaggi, quali l'impossibilità di inceppamento, la possibilità di essere tenuta carica e pronta all'uso in condizioni di sicurezza assoluta e senza molle in tensione e la possibilità di sparare immediatamente il secondo colpo nel caso che il primo non sia esploso per difetto della cartuccia. Per questi motivi la rivoltella è da molti ritenuta superiore alla pistola come arma per la difesa personale.

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