sìnico

agg. (pl. m. -ci) [da Sina, nome latino medievale della Cina]. In antropologia, tipo sinico, uno dei tipi umani principali del gruppo mongoloide, diffuso soprattutto nelle regioni settentrionali e centrali della Cina, ma presente anche in altre regioni dell'Asia continentale e insulare a causa delle molteplici migrazioni. Secondo alcuni studiosi i suoi caratteri antropologici, meno spiccatamente mongolici rispetto ai tipi tunguso e sudmongolico, lo fanno ritenere il risultato di una remota ibridazione fra paleoeuropidi siberiani e paleomongolidi, probabilmente avvenuta nella regione della grande ansa dell'Huang-ho, sede originaria d'irraggiamento di questo tipo umano. I caratteri antropologici generali sono: cranio mesomorfo, spesso a volta elevata e con occipite prominente, faccia ovale allungata, scarsamente appiattita e con malari poco prominenti, labbra sottili poco pronunciate, occhi a mandorla con plica mongolica più o meno accentuata, generalmente scuri (non sono rare le iridi chiare), naso lepto-mesomorfo, mai schiacciato e con pinne affilate, statura da media ad alta (168-185 cm), corporatura snella con tendenza alla mesoschelia, colore della pelle da bianco a bruno pallido con riflessi giallognoli, capelli neri, lisci e scarsa pelosità.

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