spàlace

sm. [sec. XVIII; dal grecospálax-akos, talpa]. Nome dei Roditori Miomorfi della famiglia degli Spalacidi, di aspetto simile alle talpe, con spiccato adattamento alla vita fossoria. Privi di coda visibile, gli spalaci hanno arti molto corti e robusti, occhi ridotti e coperti di pelle, pelo morbido e vellutato, eccetto sui lati del capo, dove decorrono due file (una per lato) di peli rigidi e chiari. Gli incisivi sono enormi, le unghie, invece, di medio sviluppo. Il cranio è fortemente appiattito. Gli spalaci sono diffusi dall'Europa orientale all'Asia occidentale e a parte del Nordafrica. Ve ne sono 3 specie, che vivono di preferenza in zone steppiche, erbose, con ricca copertura vegetale. Si scavano vasti e complicati sistemi di tane. Le due specie più note sono lo spalace ungherese (Spalax leucodon), di poco meno di 20 cm di lunghezza, diffuso nella regione balcanica, e lo spalace orientale (Spalax microphtalmus), lungo sino a 30 cm, delle regioni steppiche dell'Europa sudorientale, da Romania e Bulgaria verso est. Spalax ehrenbergi è invece presente in Libia, Egitto e Asia minore.

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