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prep. e avv. [sec. XIII; latino su(r)sum, attraverso la forma ant. suso].

1) Prep. semplice propria; in unione con l'articolo det. si fonde con esso dando luogo alle prep. articolate sul, sullo, sulla, sui, sugli, sulle; si unisce direttamente ai nomi, mediante la prep. di; ai pron. personali e, meno propr., a parola cominciante per u. Introduce vari complementi e determinazioni grammaticali, con significati più o meno simili a quelli di “sopra”: A) stato in luogo per indicare posizione soprastante di un oggetto rispetto a un altro, posti o meno a contatto: il libro è sul tavolo; sdraiarsi sull'erba; mettiti qualche cosa sulle spalle; un ponte sul fiume; mille metri sul livello del mare. Anche fig., specialmente per indicare il motivo, il fine di un'azione: piangere sulle proprie disgrazie; puoi contare su di me; c'è sempre qualcuno che veglia sui ragazzi. Estensivamente, per indicare la materia che fa da supporto a un lavoro, a un'opera artistica: ricamo su seta; dipinto su tela; per indicare immediata vicinanza: una casa sul fiume. Preceduto e seguito dallo stesso sostantivo, indica il susseguirsi, l'accumularsi progressivo di cose: s'è costruito la casa pietra su pietra; fa errori su errori. B) Moto a luogo: metti il libro sul tavolo; sali sulla sedia;su per, indica movimento progressivo verso un luogo alto: andare su per i monti. In particolare, per indicare movimento dall'alto in basso: la grandine cade sui raccolti; il falco si gettò sulla preda. Anche fig.: la colpa ricade su di noi. Per estensione, verso, contro: la finestra guarda sul mare; la polizia sparò sui dimostranti. C) Può indicare l'estensione, il campo su cui si esercita un'autorità, un dominio, un comando e sim.: il dominio di Roma si estese su buona parte dell'Europa; fa pesare su tutti il suo potere. D) Argomento: discutere su una questione importante; uno studio sulla filosofia greca; un articolo sull'attuale situazione politica; le proposte sulla riforma della scuola. E) Tempo determinato, nel senso di “verso, intorno a”; sul far del giorno; sulla sera; sul tardi; sulle tre del pomeriggio; lett. anche in su: “in sul calar del sole” (Leopardi). Per estensione: la notte sulla domenica, tra sabato e domenica; meno com., dopo o insieme a: questo è un vino da bere sull'arrosto. F) Modo o maniera: lavorare su ordinazione; abito fatto su misura; agire sull'esempio di qualcuno, seguendo il suo esempio; sul serio, senza scherzare, per davvero; su richiesta, in seguito a richiesta; su due piedi, subito; stare sulle sue, non dare confidenza. G) Può introdurre varie determinazioni quantitative con valore di tempo continuato, età, stima e prezzo, peso e misura, nel senso di “circa, all'incirca, pressappoco”: starò via sulle tre ore; un uomo sui trent'anni; costa sulle diecimila lire; alberi alti sui venti metri.

2) Avv. di luogo, sopra, nella parte superiore; in alto, verso l'alto; si usa sia con verbi di quiete sia con verbi di moto, spesso con valore rafforzativo davanti ad altro complemento di luogo: guardavo su in cielo le nuvole che si spostavano; su si sta meglio; vieni su da me; levati su di lì. Con usi particolari: A) posposto ad alcuni verbi ne specifica o modifica il significato: andare su, v. andare; pensarci su, v. pensare; saltar su, v. saltare; mettere su, porre sopra, specialmente sul fuoco; metti su la pentola; indossare; cosa ti sei messo su?; fig., impiantare, organizzare: metter su un negozio; metter su casa, famiglia, sposarsi; aizzare, montare: metter su uno contro l'altro; metter su superbia, diventare superbo; tirare su, raccogliere, sollevare: tira su quella roba; tira su le sbarre; fig., allevare: ha tirato su i figli con molti sacrifici; rimettere in buone condizioni fisiche o psichiche, rinvigorire; anche rifl.: tirati su con questo bicchierino di grappa; venire su, salire; di cibo, non essere ben digerito, sentirselo in gola; fig., crescere: il ragazzo viene su bene. B) Unito ad altri avv.: più su, più in alto; susu, indica movimento progressivo verso l'alto: salimmo susu fino alla vetta; fig., a indicare uno spostamento regressivo nel tempo: l'analisi del fenomeno ci porta susu fino al Medioevo; andare su e giù, v. giù; per estensione: cosa che non va né su né giù, che non si riesce a digerire, che rimane sullo stomaco; anche fig.: le sue parole non mi vanno né su né giù. Per altre loc. è più comune la grafia unita: su, su per giù e simili, v. lassù, suppergiù ecc. C) Unito a prep.: da su, di su, da un luogo più elevato; con su, con sopra, sulla superficie superiore: un tavolo con su dei fiori; in su, verso l'alto o allontanandosi da un dato punto: guardare in su; dal palo in su è tutto terreno mio; verso il nord rispetto a un dato luogo: piove da Firenze in su; in espressioni quantitative, indica progressione verso valori più alti: le misure vanno dal quaranta in su; all'in su, v. insù.

3) Con valore di escl., esprime esortazione, comando e simili: su smettetela!;su con la vita!, coraggio, non abbatterti!; anche ripetuto: susu, non scoraggiarti per questo! § Usato come pref. compositivo, provoca il raddoppiamento della consonante iniziale della parola cui si unisce (per esempio suddetto, suppergiù).

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