vinilcarbazòlico

agg. (pl. m. -ci) [da vinile+carbazolo]. Resine vinilcarbazoliche, resine termoplastiche ottenute per polimerizzazione, per lo più in sospensione, di vinilcarbazolo, a sua volta ricavato per reazione del carbazolo con acetilene in presenza di catalizzatori alcalini. Tali resine presentano discreta resistenza agli agenti chimici, insolubilità nella maggioranza dei solventi, eccetto quelli a base aromatica o clorurata, resistenza termica fino a 200 ºC, resistenza all'urto piuttosto limitata, buon isolamento elettrico soprattutto per i tipi a basso grado di polimerizzazione. Lavorate sia per stampaggio a iniezione sia per compressione, trovano applicazione in campi particolari, quali la meccanica di precisione, l'elettronica e l'elettrotecnica.

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