Gargano, Parco Nazionale del-

Indice

superficie 1211,18 km², altitudine 0-1055 m s.m. (monte Calvo), provincia: Foggia. Sede a Monte Sant'Angelo (FG). Istituzione: 1995.

Territorio

Il parco comprende ambienti molto diversi fra loro: il promontorio vero e proprio, con la Foresta Umbra, che con le sue distese di latifoglie rappresenta ciò che resta dei fitti boschi che un tempo ricoprivano interamente il Gargano; gran parte del suo litorale; la duna e circa i due terzi del lago di Lesina; il lago di Varano, integralmente; un buon tratto della fascia pedegarganica; le zone umide che si trovano sotto Manfredonia; e l'arcipelago delle isole Tremiti. Il Gargano è un territorio carsico caratterizzato dalla presenza di doline, da centinaia di cavità naturali, alcune abitate dall'uomo da più di 20.000 anni, come dimostrano i reperti recuperati, e da più di cento grotte marine localizzate attorno alle Tremiti e nel litorale che si estende tra Mattinata e Peschici. Una peculiarità del parco è rappresentata dai tipici valloni: forre secche e rocciose, caratterizzate da stretti passaggi, dirupi, archi e colatoi, la cui forma è dovuta all'azione erosiva delle intemperie e a quella modellatrice delle acque piovane. § Interessante è il patrimonio zootecnico dell'area garganica, tra cui si distinguono due razze autoctone anche se numericamente in calo: la vacca podolica (con il cui latte si ricava il rinomato caciocavallo podolico) e la capra garganica.

Flora e fauna

Tra le specie arboree censite nel parco si segnalano il faggio, dominate nella zona centrale del Gargano, il cerro, il leccio e il frassino. Il pino d'Aleppo, invece, è la conifera più rappresentativa nelle pinete costiere, con alcuni esemplari plurisecolari. Varie le piante monumentali nell'area del parco, come la gigantesca quercia dell'abbazia di Calena, a Peschici, il possente carrubo di Vignanotica e il maestoso leccio del convento dei Cappuccini a Vico del Gargano. Ricopre le coste e le dune la macchia mediterranea, formata da lentisco, mirto, fillirea, erica, rosmarino, timo, lavanda ed enula candida, una delle cosiddette specie “transadriatiche”, i cui semi sono stati trasportati dal vento dalle coste greche e croate. Crescono nell'area protetta numerosi endemismi, tra cui si segnalano la campanula garganica, il fiordaliso delle Tremiti e il cisto di Clusio, oltre a numerose orchidee selvatiche, di cui il Gargano è una delle aree più ricche d'Europa. Tra i mammiferi abitano il parco il capriolo, di origine autoctona, il gatto selvatico, il cinghiale, la faina, la volpe, il ghiro, la talpa e il tasso. L'avifauna include, tra l'altro, il picchio di Lilford (o picchio dorso bianco), specie assai rara, la gallina prataiola, l'airone rosso, che vive negli ambienti umidi, il cavaliere d'Italia e rapaci come la poiana, il gheppio, lo sparviero, il falco pellegrino e il gufo reale.

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